Medicina estetica
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Un interessante studio effettuato su foto scattate negli anni ha appurato che nel processo di invecchiamento del viso il maggior imputato è la perdita dei volumi. Immediatamente dopo consideriamo l’invecchiamento della pelle e la ptosi dei tessuti.

L’acido ialuronico è stato, e lo sarà ancora per parecchio tempo, la molecola base per i nostri trattamenti di medicina estetica. Sicuro, versatile, efficace e comodo viene utilizzato sia come filler, per il ripristino dei volumi, sia come rivitalizzante per il miglioramento della texture cutanea, dell’idratazione e la prevenzione generale dell’invecchiamento.

Oggi si sono superate delle nuove frontiere proprio in questo campo. Stiamo parlando delle plurinominate CELLULE STAMINALI, delle cellule primitive, non specializzate, dotate della capacità di trasformarsi in diversi altri tipi attraverso un processo denominato differenziazione cellulare. Le cellule staminali possono essere prelevate da diverse fonti come il cordone ombelicale, il sacco amniotico, il sangue, il midollo osseo, la placenta, la polpa dentale e i tessuti adiposi. Le ultime ricerche dimostrano che proprio nel grasso sono depositate in maggior concentrazione e che, rispetto al midollo osseo, queste subiscono meno una riduzione delle funzionalità con il passare degli anni. Parliamo del SVF ( Stromal Vascolar Fraction ) ricco di cellule quali  periciti, pre adipociti, cellule andoteliali, cellule ematopoietiche e ADSCs ( Adipose Derived Stem Cells).

Il SEFFILLER è una nuova metodica ambulatoriale nata per l’utilizzo proprio in medicina estetica, in uno di quei trattamenti che da tempo si suole indicare come “di pausa pranzo”.

Questo autoinnesto di tessuto prevede, in anestesia locale, di prelevare le cellule dello Stromal Vascular Fraction dalla zona donatrice: pancia, fianchi, coulotte de cheval, interno ginocchio o interno coscia. Dopo accurato lavaggio, vengono impiantate con la tecnica del soft restoration, ovvero con una micro canula nel viso, collo, decoltè o mani. E’ possibile anche fare un “blend” con dell’acido jaluronico per avere un’azione idratante. Il tutto avviene in regime ambulatoriale e con immediato reintegro nelle proprie attività. Nei mesi successivi le cellule impiantate rinnoveranno la zona interessata contribuendo a mantenere “giovane”, negli anni, la pelle. Il protocollo prevede un secondo impianto a 6-12 mesi e non preclude nel frattempo altri trattamenti di medicina estetica quali filler, tossina botulinica, fili, laser resurfacing dei quali, anzi, ne amplificherà i risultati.

Con il passare del tempo la cute trattata non solo non invecchierà ma migliorerà man mano nella sua qualità e nei suoi volumi.