Medicina estetica
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Il dottor Viezzoli Fabrizio, di Trieste, è un medico che si occupa dai primi anni 90 di medicina estetica ed è è esperto nell’uso dei laser dermatologico-estetici. Opera nel suo ambulatorio di Trieste e collabora da oltre vent’anni presso il servizio di medicina e chirurgia estetica dei Centri di Medicina delle sedi di Treviso, Conegliano e San Dona di Piave.

Sin dagli albori della sua attività si è sempre approcciato al paziente con una visione a 360° dell’estetica del viso aiutato negli anni dalla molteplicità delle tecniche, dei materiali e dei macchinari che attualmente sono proposti.

Dottore ci può spiegare meglio in cosa consiste questo approccio?

Andare a focalizzare l’estetica del viso alla singola ruga risulta limitativo. La medicina estetica moderna va interpretata facendo una valutazione globale di quelle che sono le alterazioni cutanee e morfologiche del viso. Mi spiego meglio: è indubbio che una guancia scavata contribuisce a dare un aspetto invecchiato al volto. Però se questa è accompagnata dalla presenza di couperose oppure di qualche macchia solare la situazione e sicuramente peggiore. Ecco che allora quando noi andiamo a valutare un viso e a fare una visita preliminare con il paziente dovremmo prendere in considerazione il viso a tutto tondo e quindi valutare la presenza di alterazioni cromatiche come ad esempio di capillari, macchie, o la presenza di eventuali neoformazioni cutanee benigne come nevi dermici, nevi verrucosi oppure cheratosi o ancora esiti cicatriziali da acne o altre cicatrici. In seconda analisi, si valuta cosa può dare fastidio al paziente e cosa può essere tolto e l’analisi si sposterà nell’immediato sottocute dove la perdita di elasticità dei tessuti e la disidratazione sono di prima importanza. E’ questa una zona dove le sostanze rivitalizzanti e bio-ristrutturanti la fanno da padrona. Poi da ultimo andremo a compensare i volumi, ridurre le rughe e migliorare i cedimenti cutanei.

Dottore possiamo entrare un pò più nel dettaglio ? Ci ha parlato di macchie e nevi

L’eliminazione di qualsiasi neoformazione cutanea benigna è un campo dove la fanno da padrona i laser. I laser sono degli strumenti che, grazie a una corretta gestione della potenza e ad una scelta della lunghezza d’onda operativa e di altri parametri, riescono con una alta specificità di azione ad eliminare varie neoformazioni cutanee benigne senza lasciare esiti cicatriziali o comunque ridurle veramente ai minimi termini. Per questo però è necessario non solo avere una buona padronanza dello strumento ma anche di saper scegliere correttamente la lunghezza d’onda migliore per eliminare quel singolo inestetismo. Parleremo così di laser neodimio YAG  per le neoformazioni cutanee benigne quali nevi dermici, nevi verrucosi, fibromi penduli, cheratosi, cheratosi seborroica, spider nevi, angiomi e couperose. Laser q-swicced per le lentigo solari ovvero le macchie della pelle, dye laser per grossi angiomi o couperose.

Non vanno invece trattate con questi metodi tutte le alterazioni precancerose o a rischio di evoluzione in quanto l’escissione chirurgica in questi casi è fondamentale per fare una corretta diagnosi istologica.

E se vogliamo migliorare la qualità della pelle e/o prevenire l’invecchiamento ?

Lo step successivo a questa analisi più dermatologica che estetica è quella infatti di migliorare la qualità della pelle l’elasticità e l’idratazione con delle metodiche che oltretutto sono importanti per prevenire l’invecchiamento. Parliamo in questo caso dei peeling ovvero dell’applicazione di sostanze chimiche sulla pelle di varia natura fondamentalmente a base di idrossidiacidi se parliamo di peeling superficiali o altre sostanze quali l’acido tricloroacetico per i peeling che vanno un pò più in profondità. Questi vengono applicati con un pennellino e dopo un periodo variabile nell’ordine dei minuti vengono tolti con dell’acqua. Alla pelle poi vanno applicate delle creme idratanti e decongestionanti. Nel sottocutaneo invece utilizzeremo i rivitalizzanti . Queste sono delle sostanze fondamentalmente a base di acido ialuronico che vengono iniettate con un piccolo ago o con una cannula nel sottocutaneo in modo da avere un’azione idratante e bioristrutturante migliorando l’aspetto generale del viso in termini di luminosità e con un’azione di prevenzione dell’invecchiamento. Riprendendo un attimo il discorso dei laser il miglioramento qualitativo della pelle, della compattezza, e della luminosità viene dato anche dall’utilizzo della metodica del laser resurfacing. II resurfacing viene effettuato con dei laser a diversa lunghezza d’onda frazionati  in quanto frazionando il raggio velocizzano il processo di guarigione e sono fondamentalmente il laser a CO2 e il laser ad erbium. Queste due apparecchiature oggi ci permettono veramente di avere dei risultati estetici sul viso incredibilmente gratificanti; iper pigmentazioni, macchiette, poli dilatati, le cicatrici da acne e le piccole rughe sono il loro target. Rispetto alle metodiche che ho citato prima come la rivitalizzazione o i peeling il post, ovvero il reintegro nella vita sociale è leggermente più lungo perché si aggira nell’ordine dei sette giorni nei quali la vita sociale è limitata per la presenza di un viso arrossato e piccole crosticine. Dopo la pelle ha una luce completamente diversa e le pazienti spesso ti dicono che non si truccano più proprio per  l’omogeneità e la compattezza nell’aspetto generale della pelle.

Abbiamo parlato di migliorare la qualità della pelle ma se ci sono delle rughe più profonde oppure ci sono dei cedimenti cutanei?

Una volta che noi abbiamo migliorato l’aspetto esterno ci possiamo dedicare a questi aspetti. Il filler, la tossina botulinica e i fili di trazione sono ormai dei device molto conosciuti che ci permettono di accontentare le pazienti. In linea generale le tre zone del viso necessitano di approcci diversi; parliamo del  terzo superiore che riguarda la fronte e la zona degli occhi, del terzo medio che riguarda il naso e la zona degli zigomi e infine del terzo inferiore per la mandibola. Quando noi valutiamo il terzo superiore del viso l’inestetismo e dovuto in genere a una contrazione della muscolatura che determina le rughe della fronte, quelle della gabella ovvero della zona tra i due occhi e le classiche zampe di gallina. In questo caso lavorare sulla muscolatura è l’approccio corretto e utilizzeremo la tossina botulinica. Questo farmaco ormai straconosciuto, e direi anche molto sicuro, determina una riduzione della contrazione della muscolatura con una distensione di tutta la zona. Inoltre agendo opportunamente su muscoli agonisti e antagonisti  ci permette di sollevare leggermente verso l’alto tutto il terzo superiore del viso. In una visione moderna della medicina estetica che prevede di utilizzare più metodiche assieme noi potremmo dare anche un po’ di volume alla zona delle tempie che con l’età risulta incavata e volume nella zona del sopracciglio dove la perdita del grasso fisiologica che avviene nel corso degli anni determina un abbassamento della coda laterale del sopracciglio .

Passiamo poi al terzo medio: in questo caso la perdita del grasso ha determinato uno svuotamento della zona zigomatico malare con uno scivolamento verso il basso della cute; l’aspetto del viso risulterà così stanco e determina l’accentuazione della ruga naso geniena, ovvero di quella piega che va dal naso all’angolo della bocca e delll’inestetica depressione al centro dello zigomo. L’acido ialuronico va a ripristinare questi volumi. Personalmente preferisco l’utilizzo delle micro cannule con la tecnica del soft restoration per essere meno invasivo sulla paziente e ridurre il rischio di ematomi. Con la microcanula inoltre iniettando questi virtuali fili di acido ialuronico del viso riesco a modellare lo stesso in maniera molto naturale. Anche sul terzo medio si parla di sinergia d’azione ovvero se l’aumento di volume non dovesse essere sufficiente per sollevare il viso i fili di trazione ovvero quei sottilissimi device, sottili come dei capelli in materiale riassorbibile anche loro ci permettono di creare trazione verso l’alto. I fili poi possono essere utilizzati in prima battuta nel caso non sia opportuno dare un volume allo zigomo o per questioni morfologiche di anatomia del paziente oppure per l’età. Alla fine arriviamo al terzo inferiore del viso dove il cedimento cutaneo che ho sottolineato prima determina la formazione delle rughe della marionetta ovvero di quella depressione  che va dall’angolo della bocca al mento oltre alla perdita della linea dell’angolo mandibolare. Qui sono i fili di trazione danno il massimo ai quali comunque l’associazione del nostro filler potrà modificarne l’azione.

Ma quindi un paziente deve fare per forza tutte queste cose ?

Assolutamente no adesso gli ho fatto un discorso generale poi nella visita preliminare valuteremo con il paziente qual è l’aspetto che a lui dà più fastidio cercando di accompagnarlo in un percorso. Questo sarà il punto di partenza che poi potrà evolversi se il paziente vuole qualcosina in più.

Non abbiamo parlato del collo ?

Il collo, al quale aggiungerei anche le mani, sono delle zone spesso trascurate nella vita cosmetica della donna e che comunque in medicina estetica danno dei risultati non sempre soddisfacenti . Mai come questa zona la prevenzione con la rivitalizzazione con l’acido ialuronico ed eventualmente i fili Bío stimolanti in PDO risultano essere importanti; nella mia valutazione sul paziente aggiungerei anche l’utilizzo del laser per la escissione di neoformazioni cutanee, benigne quanto antiestetiche cheratosi o fibromi penduli.

E la chirurgia viene contemplata in tutto questo?

Ormai la medicina estetica ha in mano una quantità di prodotti, presidi e metodiche che veramente ci permettono di ottenere grandissimi risultati con un post minimo. Rimane il fatto che quando lo svuotamento e soprattutto la ptosi dei tessuti è molto importante la medicina estetica e solo un’alternativa per chi si accontenta del risultato.In quei casi bisogna per forza pensare a un intervento chirurgico. Nella zona degli occhi ad esempio la blefaroplastica non è sostituita da nulla in medicina estetica come secondo me il terzo inferiore del viso e quindi zona mandibolare e collo