Medicina estetica
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Avete presente quelle piccole escrescenze, o peduncoli, che si protendono verso l’esterno dalla pelle del collo, delle ascelle, dell’inguine o vicino alle palpebre? Sono comunissime, anche se le persone non sanno mai definirle in modo preciso. Magari le chiamano porro, porretto o neo sopraelevato. Ebbene: si chiamano fibromi penduli.
Hanno lo stesso colore della pelle o appena appena più scuri, sono singoli oppure, abbastanza spesso, multipli, nel senso che se ne formano diversi nella stessa area. Sono sempre di origine benigna, non contagiosi e non preoccupanti da un punto di vista clinico.
LE CAUSE. Non ci sono cause particolari conosciute per la formazione dei fibromi penduli. Di certo, c’è una componente genetica. Nella stessa famiglia più soggetti hanno la tendenza a sviluppare tali escrescenze. Visto che non si sono appurate le radici, non si è potuto nemmeno mettere a punto un metodo per prevenirne la comparsa. Ma, per fortuna, non è un problema: ripeto, quei peduncoli non comportano rischi per la salute. Di conseguenza, la rimozione dei fibromi penduli non è indispensabile. Tuttavia, proprio perché compaiono in punti visibili del corpo, sono considerati antiestetici.
LA RIMOZIONE. Come eliminare un fibroma pendulo? Le soluzioni da promuovere e da bocciare.
• Il metodo casalingo. In teoria si può procedere anche da sé, secondo un vecchio procedimento: si strozza il peduncolo legandolo con un semplice filo di cotone. L’operazione ha l’effetto meccanico di chiudere il capillare che alimenta l’escrescenza. Poi basta aspettare: non più nutrito, il fibroma pendulo si secca e dopo un po’ di tempo cade. Se l’escrescenza non è piccolissima, però, strozzarla con il filo può essere complicato, lungo, doloroso e con un risultato estetico imperfetto. E certo lo strozzamento non è consigliabile se il fibroma pendulo è sul viso. Inoltre non essendo un metodo preciso spesso ricrescono.
• Il laser chirurgico. L’intervento con il laser per eliminare il fibroma pendulo è la soluzione ottimale e dura una manciata di secondi: basta un colpetto di luce e il peduncolo scompare. Solo in caso di escrescenze grandicelle il dermatologo può iniettare localmente una goccia di anestesia, altrimenti nulla. Poi si medica con una crema antibiotica e un cerottino per una settimana. Non ci sono in genere controindicazioni particolari né rischi e nella quasi totalità dei casi non restano segni o cicatrici.
• L’elettrocoagulazione. Resiste il vecchio metodo dell’elettrocoagulazione per i fibromi penduli: l’operazione avviene mediante elettrobisturi, ma la durata e la preparazione sono leggermente più lunghe del laser. Si taglia il fibromino e via. Anche in questo caso minima anestesia locale solo se le dimensioni lo consigliano, cremina e cerottino. Non ci sono in genere controindicazioni particolari però a volte possono restare segni o cicatrici.
• I farmaci. Preciso che non esistono pomate né altre preparazioni locali che possano eliminare il fibroma e che la cosa migliore, quando appare un’anomalia sulla pelle, è sempre farsi dare un’occhiata dal dermatologo.
IL DISTACCO DEL FIBROMA PENDULO. È frequente che il peduncolo possa staccarsi, in tutto o in parte, in seguito a trauma o sfregamento. Si crea una ferita, che è meglio disinfettare per evitare il rischio d’infezione batterica e comunque poi farla vedere al medico.
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