Quasi 10 anni fa ho iniziato ad utilizzare le micro cannule, dei simpatici aghi senza punta che mi permettevano di infiltrare l’acido ialuronico nel sottocutaneo lasciando pochissimi esiti esterni, minimizzando il rischio di ematomi e soprattutto raggiungendo zone che con gli aghi sono dei veri e propri campi minati come ad esempio gli occhi e le tempie. Le pazienti finito il trattamento possono, anche senza trucco, uscire e relazionarsi. Con gli anni questo dispositivo ha veramente cambiato la mia medicina estetica: ho ampliato la mia visone ai “famosi” 360°.
Partendo da quella che era la tecnica denominata allora “soft restoration” la nostra micro cannula è stata utilizzata per infiltrare vari prodotti dal bíorivitalizzante fino all’acido polilattico, sul viso ma anche sul corpo.
Ma perché all’inizio è stata una tecnica così innovativa? Perché permette di intervenire non sulla singola ruga o sul singolo inestetismo, ma sul viso nel suo insieme, senza fastidio alcuno, senza nessun trauma per il paziente, praticando al massimo due o tre forellini sulla cute del viso. E’ una tecnica dolce, soft, è un “restauro” non invasivo ed indolore, con risultati apprezzabili e che risponde appieno al desiderio del paziente del “vedere ma non apparire”.
Il suo funzionamento e ormai conosciuto: grazie all’ausilio di questa sottilissima device flessibile e dalla punta arrotondata, è possibile un’estrusione fluida ed omogenea dell’ acido jaluronico o di qualsiasi altro prodotto, in modo da creare una virtuale rete sottocutanea che sostiene tridimensionalmente la zona trattata creando al contempo delle linee di trazione che liftano i tratti somatici del viso interessati. Il suo sapiente utilizzo restituisce equilibrio ed armonia al volto, elimina i segni del tempo legati allo svuotamento dei tessuti sottocutanei e cancella la stanchezza e l’aria ‘sciupata’ dal volto. Il tutto appare ancora più “soft” utilizzando i bío rivitalizzanti o l’acido polilattico, prodotti capaci di stimolare la produzione di collagene ridonando giovinezza alla pelle. Questa caratteristica spinge anche donne e uomini giovani a praticarla.